Portare la bici in treno: ecco come fare

Vuoi portare la bici in treno e non sai come fare? Ecco una guida dettagliata per conoscere tutti i passi da compiere quando si decide di viaggiare con la propria bicicletta al seguito.
Sia in Italia, infatti, che in Europa è possibile viaggiare in treno portando con sé la propria bici. Un bel modo, insomma, per i turisti ma anche per chi viaggia per lavoro di spostarsi da una città all’altra avendo a disposizione il proprio mezzo a due ruote.

All’interno di questa guida, in particolare, andremo a scoprire:

Portare una bici pieghevole in treno
Viaggiare sui treni nazionali con la bici
Viaggiare sui treni regionali con la bici
Bici sul treno: ottenere sconti per i tesserati Fiab

 

Portare una bici pieghevole in treno

Il primo consiglio utile per chi vuole viaggiare in treno portandosi al seguito la propria bicicletta è di farlo con una bici pieghevole che, entro determinate misure, viene considerata come un normale bagaglio. La bici pieghevole, infatti, può essere riposta negli appositi spazi previsti sul treno per i bagagli. Deve essere chiusa e sistemata in modo stabile affinché non possa cadere. Per quanto riguarda le misure, l’ingombro della bicicletta pieghevole deve rispettare i seguenti canoni: 80x110x45 cm.

Viaggiare sui treni nazionali con la bici

Come specificato dal sito di Trenitalia, sui treni di media e lunga percorrenza – come Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, Intercity ed Intercity Notte – è consentito solamente il trasporto di una bici pieghevole o smontata. Un’alternativa, quindi, qualora non si abbia a disposizione una bici pieghevole, è quella di smontare una delle due ruote della bici tradizionale (mountain bike, e-bike, city bike) e riporla, insieme al resto del mezzo, in una delle apposite sacche per il trasporto delle biciclette. L’importante, comunque, è che la sacca non superi le dimensioni di 80x110x45 cm.

Viaggiare sui treni regionali con la bici

Sui treni regionali è possibile viaggiare oltre che con una bici pieghevole (o smontata) al seguito, anche con una bici montata. In questo caso va pagato un supplemento del biglietto che varia, ovviamente, a seconda della tratta prescelta. Ci sono tuttavia alcune importanti indicazioni da seguire.

  • la bici non può essere più lunga di 2 metri
  • alcuni treni hanno un apposita area dedicata al trasporto delle bici
  • nelle carrozze letto e cuccette, la bici dovrà essere sempre sistemata nello spazio bagagli del compartimento prenotato
  • nel caso in cui lo spazio riservato ai bagagli sia occupato, la bici va posta nel vestibolo o nel corridoio e va ancorata ad un punto fisso disponibile nella carrozza, come ad esempio il corrimano.
  • verificare sempre che la bicicletta non intralci il passaggio delle persone
  • sistemare sempre la propria bicicletta prima della partenza del treno

Bici sul treno: ottenere sconti per i tesserati Fiab

Grazie ad un accordo siglato da Trenitalia con la Fiab, sono disponibili alcuni sconti per gruppi di tesserati che intendono viaggiare sui treni regionali dotati di apposito pittogramma che indica il trasporto delle biciclette, ad eccezione dei periodi dell’anno in cui sono inibiti i viaggi per comitive. Ecco alcune indicazioni al riguardo:

  • l’offerta è valida tutti i giorni, esclusivamente in 2° classe, sui treni regionali Trenitalia caratterizzati con apposito pittogramma trasporto bicicletta
  • sconto comitiva del 10% per i gruppi da 3 a 9 viaggiatori, di cui almeno uno in possesso di tessera FIAB, tutti con bicicletta al seguito, per la quale si paga la tariffa ordinaria;
  • sconto comitiva del 15% per i gruppi di almeno 10 viaggiatori, con o senza bicicletta al seguito, in possesso di “credenziale” rilasciata dall’associazione FIAB organizzatrice e con richiesta effettuata almeno sette giorni prima della data di partenza alla Direzione Regionale/Provinciale di Trenitalia competente. Per le bici presenti viene applicata la tariffa ordinaria prevista. Senza l’autorizzazione della Direzione Regionale o Provinciale il viaggio per detti gruppi con trasporto delle biciclette al seguito non è ammesso.

Fonte: Trenitalia

Escursioni e ciclopasseggiate: ecco gli appuntamenti FIAB di Novembre

Nonostante l’arrivo delle temperature più fredde e delle giornate più buie dell’anno, il calendario degli eventi di novembre rivolto agli appassionati di bicicletta è comunque denso di appuntamenti da non perdere. Dal nord al sud dell’Italia, infatti, sono tanti gli appuntamenti targati FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) che coinvolgeranno le famiglie e gli amanti delle due ruote lugno percorsi storici e naturali.

Braver: la mountain bike elettrica di F.lli Schiano

Si chiama Braver ed è la nuovissima mountain bike elettrica unisex prodotta da F.lli Schiano. Una bicicletta altamente perfomante che fa della potenza e della leggerezza le sue caratteristiche principali. E che, grazie al suo motore elettrico da 250 watt, garantisce lunghe pedalate e un più che elevato comfort di guida.

Una mountain bike elettrica potente e leggera

Ideata per sfidare i percorsi più impervi, la mountain bike elettrica Braver è dotata di un telaio in acciaio estremamente leggero. Grazie al motore posteriore Bafang, questa bici super moderna targata Schiano può raggiungere una velocità massima di 70 km orari con un altissimo livello di stabilità su ogni tipo di percorso.
E’ dotata inoltre di una batteria a litio lg da 36v 10.4ah 374.4wh integrata nel telaio che garantisce una lunga durata e prestazioni al top.

Le altre caratteristiche della mtb Braver

La mountain bike Braver non stupisce soltanto per le sue qualità da e-bike ma anche per le sue peculiarità tecniche di bicicletta: monta, infatti, un cambio shimano tourney con modello altus m310 che permette di selezionare facilmente 7 velocità, mentre il manubrio è barb bore da 31.8mm, perfetto per una guida confortevole e stabile. I freni, infine, sono a disco.

Accessori per biciclette: sempre più moderni e hi-tech

Caschi intelligenti, lucchetti digitali, pedali con indicazioni di direzione e, naturalmente, computer di bordo sempre più tecnologici e sofisticati: il panorama odierno di accessori hi-tech per le biciclette è sempre più ampio e diversificato. L’obiettivo, dunque, è fornire al ciclista di oggi, sia esso un semplice appassionato delle due ruote oppure un atleta delle bici, un’esperienza di guida, di pedalata o di perfomance sempre più completa e soprattutto sicura. Grazie ai sistemi tecnologici moderni, infatti, possiamo organizzare al meglio i nostri percorsi, possiamo monitorare l’attività fisica, possiamo rendere più confortevoli e affidabili le nostre uscite in bicicletta.

CASCHI INTELLIGENTI PER BICICLETTA
Se un tempo il casco aveva come scopo quello di proteggere il ciclista in caso di eventuali cadute, oggi grazie alla tecnologia possiamo utilizzarlo anche come un importante strumento di raccolta dati e di comunicazione con gli altri veicoli che percorrono le nostre strade. Tra i caschi con sistemi più moderni, infatti, troviamo i caschi intelligenti con la funzione di luce anteriore e posteriore, con il segnalatore di direzione e quello di stop. Altri modelli sempre super smart, invece, offrono la possibilità di condividere live la propria escursione in bicicletta con altri ciclisti, effettuando e inviando video e foto in hd. Molto utile e richiesto anche il caso capace grazie ad un sistema bluetooth di collegarsi allo smartphone, di ricevere le telefonate e di chiacchierare al telefono in sicurezza mantenendo le mani sul manubrio.

PED: IL PEDALE CON INDICATORE DI DIREZIONE
Tra le novità tecnologiche più importanti, legate al mondo degli accessori per biciclette, troviamo senz’altro PED: il sistema di pedali con indicatore di direzione ideato di recente da Gruppo Schiano e dalla stratup Speroad. Grazie ad un piccolo telecomando presente sul manubrio della bici, infatti, sarà possibile avvisare le altre autovetture dei nostri cambi di direzione, oltre che ottenere alcuni dati fitness sulla nostra pedalata.

LUCCHETTI DIGITALI
Tra i diversi sistemi hi-tech per biciclette potevano mancare quelli anti-furto. Ecco quindi i lucchetti digitali, chiamati anche bit lock, con i quali è possibile bloccare la bicicletta tramite un’apposita app e condividerne l’utilizzo solo a determinate persone. Il bike sharing, del resto, è una delle realtà più in crescita all’interno del mercato delle biciclette e con questo sistema di anti-furto è possibile condividere il mezzo fra più amici e soprattutto diminuire il rischio di furti.

COMPUTER PER BICICLETTE SEMPRE PIU’ SOFISTICATI
Il primo accessorio hi-tech per la bicicletta rimane senz’altro il computer di bordo. Su questo strumento, del resto, nel corso degli si sono concentrate le attenzione dei grandi colossi dell’informatica capaci di realizzare prodotti sempre più utili e sofisticati. Grazie ai moderni computer di bordo possiamo studiare al dettaglio i nostri percorsi, le nostre perfomance e condividere dati importanti con altri appassionati delle due ruote.

Mercato biciclette 2018: bene le e-bike e le esportazioni

Come procede l’industria italiana della bicicletta? Quali sono i dati del 2018 e le tendenze rispetto alle rilevazioni precedenti?
A fornirci un quadro preciso del settore delle ruote in Italia, ci ha pensato Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con l’annuale fotografia sull’andamento del mercato delle bici.
Seppur in leggera flessione rispetto al 2017, il numero di biciclette vendute in Italia nel 2018 è di oltre un milione e cinquecentomila unità (1.595.000 pezzi per l’esattezza).
Andando nel dettaglio, l’indagine di Confindustria ANCMA evidenzia un calo delle vendite delle bici tradizionali (-7,6%) e una costante crescita delle vendite delle bici elettriche (+ 16,8%). Ben 173.000 le e-bike vendute nel 2018.

Le esportazioni complessive (bici tradizionali ed E-Bike) hanno prodotto un volume di affari di 183 milioni di euro, confermando l’ottima tendenza degli ultimi anni dei nostri marchi all’estero. Molto bene in particolare l’export delle bici a pedalata assistita: nel 2018 raggiunto il valore di 42 milioni di euro, più del 300% rispetto all’anno precedente.

Alla scoperta della Carinzia in bicicletta con il Gran Tour dei Laghi

Un tour da non perdere per tutti gli appassionati di bicicletta. Uno spettacolo naturale da vivere metro per metro, scorcio dopo scorcio. Una straordinaria  passeggiata per scoprire una delle zone più affascinanti del nostro continente.

Stiamo parlando del Gran Tour dei Laghi in Carinzia (Austria): l’itinerario in bicicletta che permette di attraversare le rive di dieci laghi e quelle dei fiumi Gail e Drava.
In particolare, il percorso si snoda lungo 5 aree: il lago di Millstätter See, il lago di Faak, il lago Wörthersee, il lago Klopeiner See e la zona di Nassfeld/Pramollo.
Un totale di 340 km fra natura, panorami mozzafiato e località caratteristiche dell’Austria meridionale.

Per completare ogni aspetto del tour, anche un’ottima offerta di alloggi per ciclisti che al servizio “Kärnten rent e-Bike” prevede il ritiro e la riconsegna delle biciclette in qualsiasi punto noleggio della rete. È possibile anche la navigazione sui laghi, per tutti coloro che intendono percorrere solo una parte del tour.

 

Come si usa il cambio della bicicletta

Devi comprare una bicicletta con le marce e non sai come usare il cambio?
Vuoi sfruttare al meglio le potenzialità della tua bicicletta ma non sai come utilizzare correttamente il cambio? Vuoi semplicemente qualche nozione in più su come si usa il cambio delle biciclette?

Questa piccola guida è stata pensata per tutti coloro che hanno (o devono comprare) una bici e vorrebbero usarla a pieno regime manovrando le leve del cambio a seconda dei percorsi che si affrontano.

Integratori e corretta alimentazione per chi fa attività sportiva

Si è radicato sempre più, nel mondo del fitness e del wellness, il convincimento che per raggiungere un perfetto stato di forma fisica e di salute, non sia sufficiente affidarsi alla sola alimentazione, ma sia necessario integrare le sia pur corrette abitudini alimentari con l’assunzione di un discreto numero di prodotti dietetici, commercializzati il più delle volte come “naturali” e pertanto, a giudizio dei produttori, scevri da ogni pericolo per la salute dei consumatori. Se correttamente utilizzati, i prodotti dietetici sono utili, ma necessitano di un uso ragionato, oculato, dettato esclusivamente da reali esigenze.

Attiività in bicicletta: come recuperare le perdite idriche

Il reintegro delle perdite idriche rappresenta, insieme all’adeguato rifornimento glucidico, il più importante fattore nutrizionale in grado di influire sulla prestazione sportiva.

L’acqua è il componente principale del corpo umano e rappresenta per esso un nutriente essenziale.

L’acqua è un nutriente non energetico, non sviluppa calorie e pertanto non fa ingrassare, e può essere assunta durante o fuori dai pasti, prima – durante e dopo la seduta di allenamento e/o la gara, in qualsiasi momento della giornata.

L’attività fisica, la composizione della dieta, il clima e le condizioni generali di salute del soggetto influenzano il turnover dell’acqua e quindi ne determinano il fabbisogno giornaliero individuale, che in linea generale possiamo indicare in circa 1.5-2.5 litri al giorno.

Nel caso di una intensa attività fisica e di una pratica sportiva regolare, la quota di acqua che viene persa può raggiungere valori rilevanti e compromettere tanto il risultato sportivo quanto lo stato di salute dell’atleta.

L’aumento della temperatura corporea interna che si determina nel corso dell’attività sportiva costituisce un potenziale fattore di rischio per la salute degli atleti, oltre che un elemento sfavorevole per la prestazione atletica. Pertanto, l’organismo umano quando è sottoposto ad uno sforzo fisico, tanto più se svolto in condizioni di temperatura e umidità ambientale elevate, ma anche in caso di temperature fredde, deve necessariamente attivare quei meccanismi (termoregolazione) in grado di indurre una adeguata riduzione della temperatura corporea (termodispersione). Il meccanismo più efficace in tal senso è certamente l’evaporazione del sudore che, durante il lavoro muscolare, viene prodotto in maniera più efficiente proprio per salvaguardare l’integrità dell’organismo e per garantirne la massima capacità di prestazione atletica.

Tuttavia, le forti sudorazioni che avvengono durante gli allenamenti e le competizioni sportive, soprattutto di lunga durata, a maggior ragione se svolte in condizioni climatiche sfavorevoli determinano una notevole perdita di acqua e degli elettroliti disciolti nel sudore.

Per quanto riguarda questi ultimi, il sodio e il cloro, sono i due elettroliti che più facilmente possono andare incontro ad un sensibile depauperamento in seguito a sudorazioni abbondanti.

Una carenza di acqua è mal tollerata dall’organismo, la capacità di prestazione atletica si riduce proporzionalmente al grado di disidratazione del nostro organismo.

È chiaro, pertanto, che la principale integrazione di cui hanno bisogno gli atleti è quella idrica, ciò vale tanto per gli sportivi di élite che per quelli di minor livello tecnico.

L’acqua, quindi, il più naturale e semplice dei nutrienti, rappresenta anche nello sport, come nella vita quotidiana, l’insostituibile elemento in grado di tutelare e preservare un buon grado di benessere.

L’acqua, oltre ad essere un nutriente essenziale, è certamente il primo fra gli integratori in grado di ristabilire le normali condizioni fisiologiche e termiche dell’organismo dopo uno sforzo fisico.

Una soddisfacente condizione di idratazione dell’organismo si realizza innanzitutto con un adeguato apporto di bevande con caratteristiche chimico-fisiche tali da compensare le perdite saline, la disidratazione indotta dall’evaporazione del sudore e lo stato di acidosi metabolica prodotta durante il lavoro muscolare.

È altresì importante che l’integratore idrico sia facilmente “digeribile”, ovvero che il suo assorbimento non comporti un impegno eccessivo a livello gastro-intestinale e che favorisca anche un buon funzionamento dell’emuntorio renale.

Un’acqua minerale leggermente gassata, di sapore gradevole, ricca di ioni bicarbonato, di calcio, di sodio e di cloro, ma ipotonica rispetto al plasma, è certamente adatta a soddisfare da sola le esigenze idriche di un atleta. Inoltre un’acqua con queste caratteristiche rappresenta il liquido più idoneo anche per la preparazione di soluzioni gluco-minerali, sempre comunque iso-ipotoniche, più specifiche per la pratica sportiva di maggiore impegno metabolico e di durata sufficientemente lunga.

È consigliabile per l’atleta e lo sportivo idratare costantemente il corpo con apporti adeguati di acqua e/o soluzioni glucidico-saline, ipo-isotoniche, durante le fasi di allenamento, prima, durante e dopo l’allenamento e/o la gara.

Inoltre le acque minerali ricche di calcio possono contribuire all’apporto alimentare di questo minerale fondamentale per il funzionamento muscolare, per la trasmissione dell’impulso nervoso e per il metabolismo del tessuto osseo. Risulta utile suggerire agli atleti di preferire come bevande le acque a maggiore contenuto di calcio; infatti sembra ormai accertato che anche il calcio contenuto nell’acqua venga assorbito dalle cellule dell’intestino e sia pertanto metabolicamente utile.

A cura della Dott.ssa Maria Pia Chiacchio
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